Visite ed escursioni
Il castello di Mandatoriccio è ubicato nella zona più elevata del paese e rappresenta il nucleo principale del centro storico.
Recentemente restaurato ed è ora diventato Residenza Municipale. Il Castello dell’Arso Di proprietà privata, posto all’imbocco della valle omonima, è una delle permanenze architettoniche più significative del territorio comunale. Dal punto di vista architettonico potrebbe definirsi esemplare unico per la tecnica costruttiva usata: presenta infatti quattro inconsuete facciate “a vela” in pietra.
SS. Pietro e Paolo Quasi attigua al Castello è ubicata la Chiesa Madre; l’anno di costruzione si aggira intorno ai primi del 1600 e tale tesi viene confermata dalla data del 1684 posta sulla base della fonte battesimale. Elementi architettonici di rilevante valore stilistico sono: il soffitto ricoperto in legno di noce pregiato, intarsiato e lavorato artigianalmente e l’altare maggiore in marmo bianco, entrambi collocati nella navata centrale. Attualmente la chiesa presenta tre navate, ma la diversità dei materiali impiegati e la pianta irregolare fanno facilmente presupporre la loro costruzione in epoche diverse.
Il Parco Nazionale della Calabria, estensione territoriale di 17.000 ettari circa, si distingue in tre aree, nelle province di Cosenza (Sila Grande) e di Catanzaro (Sila Piccola), incrociando il Parco Nazionale dell'Aspromonte della provincia di Reggio Calabria. Compresa tra le provincia di Crotone e quella di Catanzaro, la Sila Piccola costituisce la parte meridionale dell'Altopiano Silano. Si presenta affascinante e suggestiva fra le sue numerose valli fluviali tra le più incontaminate, come quella del torrente Soleo e quella del fiume Tacina, caratterizzata da ampi pascoli e vegetazione rigogliosa. L'estesa piana di Sant'Eufemia, che si affaccia sull'omonimo golfo del Mar Tirreno, costituisce l'ideale congiunzione fra la Sila e il mare.
La Fabbrica di Liquirizia di Rossano.
Antichi documenti attestano che già intorno al 1500 la famiglia Amarelli commercializzava i rami sotterranei di una pianta, la liquirizia. Nel 1731, per valorizzare al massimo l'impiego di questo prodotto tipico della costa ionica, gli Amarelli fondarono un impianto proto-industriale, detto "concio", per l'estrazione del succo dalle radici di questa benefica pianta. Nascono così le liquirizie, nere, brillanti, seducenti, gioia dei bambini, ma anche, soprattutto, di adulti che amano i piaceri di una vita sana e naturale. Oggi è possibile visitare in fabbrica il Museo della liquirizia "Giorgio Amarelli" che ha ottenuto nel 2001 il "Premio Gugghenheim Impresa & Cultura" e nel 2004 le "Poste Italiane" hanno voluto riconoscere l'unicità di tale Museo, dedicandogli un francobollo della serie "Il Patrimonio artistico e culturale italiano".
Le Grotte di Sant'Angelo
Nel complesso roccioso di Monte S. Marco, che sovrasta l’abitato di Cassano, si aprono numerose grotte d’interesse naturalistico, archeologico e speleologico. Nel 1951 lo speleologo F. Orofino fu il primo a visitare le cavità carsiche ai piedi del rilievo roccioso detto Muraglione segnalandole come "antica cava di gesso con stalattiti e stalagmiti gessoso-calcareee".
Nel gruppo di grotte che vennero denominate: Grotte Superiore di S. Angelo Cb 103 e nella Grotta Inferiore di S. Angelo Cb 104 lunghe rispettivamente m 1.005 e m 1.325. Dai primi ritrovamenti si comprese che al di fuori della zona del Pollino, le piccole aree carsiche della Calabria potessero riservare piacevoli sorprese, non solo dal lato esplorativo, ma, anche, per la varietà dei fenomeni che si poterono riscontrare: si fa riferimento a forme carsiche in rocce notoriamente poco o per nulla carsificabili, cioè nei graniti, nelle arenarie, nei conglomerati, ecc.
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